non chiedetemi perché, ma mi sembra l’occasione adatta per lamentarmi delle persone che mi fanno paura il lunedì mattina e farne per giunta un poderoso elenco. avvolto nel limbo del più assopito rincoglionimento, sento di temere sinceramente:
- le persone troppo magre e dagli occhi veloci;
- le persone che leggono poesia a voce alta, o mormorando. non importa la qualità della poesia letta;
- preti, suore, missionari avvolti in un alone di mistero*;
- le donne e gli uomini che, almeno all’apparenza, non praticano del buon sesso da qualche mese – se non anni;
- le persone che leggono romanzi a voce alta**;
- le coppie di gemelli;
- le signore, da una certa età in poi, che vi aggiornano sui cazzi personali di tutto il loro vicinato e parentame con lo stesso livello di competenza tecnica e proprietà di linguaggio della cronaca di italia-francia ai mondiali di germania 2006;
- quelli che toccano tutto con guanti di lattice o con l’interposizione di un fazzoletto di carta tra la propria mano e qualsiasi altro supporto od oggetto esposto alla contaminazione di altri esseri viventi;
- gli entusiasti***;
- quanti organizzano la vita di innumerevoli altre persone (parenti, dipendenti, schiavi) al cellulare, con un tono di voce di 32 decibel più alto del necessario;
- i lettori di quotidiani sportivi;
- i giovani di oggi, tutti, la classe dirigente di domani;
- gli studenti universitari maschi dai 34 anni in poi, assorti nel ruolo da bravi ragazzi che si sono scelti, e che fanno sempre pensare al giorno in cui verrà ripristinata la rivoluzione culturale maoista e i suoi effetti benefici sulla psiche della popolazione;
- quel tizio che una volta tentò di convincermi, urlando, che la disoccupazione, l’eccessiva immigrazione, l’inflazione, il conflitto israelo-palestinese, la morte di moro e l’omicidio di pasolini – erano tutti eventi causati dalle brigate rosse, da sempre infiltrate nella magistratura;
- le pattuglie di polizia stradale a fine turno, specie se di certi municipi specifici;
- la gente con occhiali da sole troppo scuri o troppo a specchio;
- le quattordicenni con una peroni stappata in mano (senza brioche);
- quelli che sono svegli da molte ore prima di me;
- le persone in giacca e cravatta cui palesemente piace la loro giacca e la loro cravatta. altresì: le donne in tailleur, in abito scuro, eleganti, bene o male vestite, che sono palesemente troppo coinvolte dal loro aspetto fisico. in generale: chiunque curi il proprio aspetto esteriore più del minimo necessario, ad eccezione di chi è costretto ad indossare divise idiote per lavoro;
- chi guida con fare caparbio e ostinato, senza raziocinio;
- quelli che mi fanno domande prima delle 09.00;
- le persone che hanno la propria immagine riprodotta sullo schermo di due o più strumenti digitali d’uso comune;
- me stesso.
* sono quelli che, alle sei di mattina, hanno uno sguardo mistico che ti fa quasi (e sottolineo quasi) dubitare del tuo radicatissimo ateismo anticlericale.
** c’è moltissima gente che legge cose sui treni pendolari e, in generale, sui mezzi pubblici, persone cui ho visto leggere di tutto: quotidiani, riviste, free press, libri, manuali, appunti, scatolette di cotton fioc, retro di bottiglie, i propri tag appena impressi sulle pareti dei suddetti mezzi pubblici, le etichette dei capi intimi delle ragazze più avvenenti, i tatuaggi degli altri utenti del servizio pubblico – e via dicendo.
*** e qui si potrebbe aprire un annoso dibattito sull’origine di cotanto entusiasmo: illuminazione sulla via di damasco? rialzo delle quotazioni del proprio pacchetto azionario in borsa? adesione al buddhismo? ritrovamento di 50 € per strada? anfetamina ancora in circolo dalla sera prima?
———–> OIBBO!
