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Questo blog e’ aggiornato costantemente da I CRETINI.

NON PENSARE

cretino

[18:23] <@sand> IO UCCIDEREI TUTTI
[18:23] <@sand> LAMENTAZIONI, A ME

In alternativa, ecco una presentazione piu’ seria che ci e’ stata inviata:

Analisi critica del Blog “lamentazioni.org”, a cura di
Stefano Zanardi, Istituto di Obbedienza Animale
http://www.ioa.com

Difficile scrivere una critica alle “lamentazioni”, allo stile di scrittura che si rivela tra le pieghe di questo blog. La definizione stessa di blog gli calza stretta; questa entita’ letteraria raccoglie cio’ che ad una prima impressione sembra lo sciapo e gretto sfogarsi di ragazzoni frustrati dalla
ripetitivita’ del gesto giornaliero, passato tra una fetta di pizza e qualche ora perdendo tempo a chattare con altri disadattati.

Ma ad una lettura piu’ attenta il lettore sagace scorge frammenti, cocci, schegge, shrapnel; frammenti di bombe letterarie macinate, digerite e rigurgitate dagli autori (o dall’autore collettivo, se vogliamo) di questa particolare entita’ letteraria, di cui il blog altro non e’ che un asettico contenitore.

Schegge dell’umorismo inglese, distaccato ma potente, di quel Jerome Klapka Jerome di “Tre uomini in barca (per non dir del cane)”; schegge di Mark Twain e del suo leggero quanto divertente “Il Ranocchio Saltatore”; schegge di Futuristi, Decadentisti; schegge di Palazzeschi, schegge di Baudelaire, di Rimbaud, di Campana, e di tanti altri.

Shrapnel di Jack Kerouac e dei suoi scritti su strada, ma anche di tantissimi autori semisconosciuti ma grandiosi della Beat Generation, quali Robert Creeley (cit. “I postini disonesti” e “Conosco un uomo”), Denise Levertov (”Estate 1961″), Philip Whalen (”Omaggio a Rodin”, “Ritorno a San Francisco”), Jonathan Williams (”Epitaffio per Williams Carlos Williams: 4 Marzo 1963″), nonche’ Gregory Corso, Bob Kaufman, Lawrence Ferlinghetti, ed ovviamente Allen Ginsberg, la cui anima mistica ed irriverente sembra aleggiare su tutto il blog.

Ma piu’ violenti di tutte queste schegge, come proiettili di mortaio spiccano citazioni (metodiche, melodiche, semantiche, sintattiche ma anche di carattere tipografico) di autori come Charles Bukowsky, con il suo parlare fuori dai canoni, il suo intrigante uso delle maiuscole, ma soprattutto il suo sboccato, tremendo e diretto uso di un linguaggio che scandalizza i piu’ ma che, nella realta’, altro non e’ che il normale linguaggio della vita comune, quella di tutti i giorni, quello stesso linguaggio che ascoltiamo passeggiando al mercato, spostandoci su di un autobus, aspettando al semaforo (Si legga in proposito, ad esempio, la raccolta di interviste di Fernanda Pivano pubblicata su “Quello che importa e’ grattarmi sotto le ascelle” nonche’, tra le tante significative opere di questo autore, “Taccuino di un vecchio porco” e “Compagni di sbronze”).

L’influenza di Bukovsky, evidente in quasi tutti i post, non e’ ricercata, ma sembra essere un modo naturale per esprimere il sentimento che provano gli autori delle lamentazioni. Il lettore
viene sollevato da uno sciame di turpiloquio che, oltrepassando qualsiasi limite umano, condito di giochi di parole inesistenti, trasfigura il suo significato diventando “altro” grottesco, buffa ed orrenda caricatura di un male che fa ormai solamente ridere, un utile esorcismo per affrontare cio’ che stupidamente si teme (poiche’ stranamente cio’ che nella vita reale non ci scompone, se viene stampato su carta o peggio pubblicato in rete diventa insostenibilmente fastidioso e da rimuovere)

E come non riconoscere poi, tra mille influenze (o forse sarebbe meglio dire, tra mille contaminazioni) la provocatorieta’ artistica di Pier Paolo Pasolini? O la crudezza di Irvine Welsch
(”Trainspotting”, “Porno”), nonche’ la stupefacente perversione di decine di autori giapponesi di Manga ed Anime, con le loro rappresentazioni al limite della legalita’?

Le novelle sono inoltre curiosamente decorate da immagini reperite ad arte su Internet: una semplice parola chiave (”odio”, “orrore”) restituiscono spesso bizzarre foto le quali, inserite nel contesto narrativo, agiscono da moltiplicatore dell’effetto comico e dissacratorio, verso una crasi in itinere che conduce il lettore (se attento e consapevole) attraverso un castello di assurdita’, dal quale non potra’ uscire se non abbattendone le pareti con una sonora risata.

Alcuni scritti inoltre sembrano discostarsi dall’ilare demenza per ricadere in un cupo, nero pessimismo, accettazione passiva (ma non tanto) della tristezza della realta’ della vita, tombini
maleodoranti che si scoperchiano di botto sconvolgendo il lettore, rivelando per un istante veri abissi di orrore, vago, lontano, ma reale, presente ed incombente.

Concludendo, si tratta di un notevole esperimento di scrittura creativa collettiva, nato sicuramente per scherzo, ma trasformatosi senza volere in un coacervo letterario di notevole
interesse, che sicuramente destera’ l’interesse dei lettori piu’ scaltri, di coloro che riusciranno ad andare oltre la scorza fatta di turpiloquio (la cui funzione e’ puramente estetica) fino a scoprire il significato profondo di ogni narrazione.

Stefano Zanardi
Istituto di Obbedienza Animale

10 responses so far

10 Responses to “about”

  1. Benton Fraseron 22 Nov 2007 at 8:03 pm 1

    vedo che anche qui la merda cade spesso sul ventilatore..

  2. astarson 30 Nov 2007 at 11:57 pm 2

    http://www.astars.org/ax2016/uploads/WGn52GmTMYfQPzKZfkLp.jpg

    Ciao :)

  3. pentothalon 23 Jan 2008 at 6:44 pm 3

    non si capisce bene se questa roba è scritta per scherzo o seriamente…cmq c’è molta verità dentro,anche a me alcuni post ricordano bukowsky…baudelaire magari un po’ meno cmq la maggior parte non li conosco..vabbè a parte kerouac e ginsberg ovviamente.
    sono convinto che pochi riescano ad apprezzare Lamentazioni come il tipo che ha scritto qui..Zanardi..che se ben ricordo è un personaggio nel film Paz!…(citazione?)
    complimenti a tutti.
    e. fiabeschi

  4. bongfactoryon 25 Jan 2008 at 2:49 pm 4

    Grazie al suino è una boiata

    E per la cronaca, Zanardi è un personaggio dei fumetti di Andrea Pazienza, e solo mediatamente personaggio di Paz!

  5. bongfactoryon 25 Jan 2008 at 2:50 pm 5

    e poi Istituto di Obbedienza Animale…..ma andiamo

  6. BARIOon 25 Jan 2008 at 6:32 pm 6

    L’altro giorgio mi ha telefonato gesucristo e mi ha detto di stare attenti, che qua si inizia per scrivere parolacce fra nerd pugnettari e si finisce per creare un’opera letteraria di spessanza rilevante, un po come faceva gesucristo che non era venuta per portare pace ma per portare guerra fra padre e figlio, odio fra fratelli e soprattutto per fare in modo che chiavare i bambini fosse tollerato ma sono se lo fanno i preti.

    In tutto questo, Linux, OpenBSD e Firefox che c’entrano?
    Ovvero, perchè il filo conduttore di un blog ispirato alla cristofagia e estosi a canoni di poesia, deve essere un stream di bit che attraversa un bus oppure un cavo ottico?

    La risposta (dal mio umilerrimo punto di visto) è semplice: nella società odierna i pochi che riescono a rielaborare la realtà in modo critico e produrre qualcosa di non solo creativo, ma anche spesso e contenutisticamente vario, sono gli “smanettoni i nerd” i quali paradossalmente passano la loro vita a piegare il loro modo di ragionare adattandolo agli schemi e i tempi di una macchina.
    Anche perchè forse sono gli unici che invece di passare il tempo libero davanti alla radiosa tv berlusconiana, giocano a Quake/Ghost’n'Goblins o peggio ancora codano.

    Dio, se ci sei, continua a farti i cazzi tuoi che non zia mai ci dovessi far passare un altro guaio tipo Arcore e Gomorra…

  7. BARIOon 25 Jan 2008 at 6:34 pm 7

    errata corrige:
    estosi = estesosi
    un stream = uno stream

    e ghiamm’a verè

  8. asbestoon 11 Feb 2008 at 8:35 pm 8

    e SQUAPPET’A MARONN’ N GULO

  9. CAGHIOon 14 Feb 2009 at 1:49 am 9

    ORO ANO

  10. tanathoson 29 Jun 2009 at 4:10 pm 10

    Ma vaffanculo, cerebroparalitico!

    PORCO IDDIO!

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