Oct 31 2006
Qualcuno volo’ sul lido del tuo culo.
Si’ perche’ il tuo culo e’ un lido. Ostia che lido!
Sul mio lido pero’ ci si schianta un maremoto di merda, percio’ portatevi la paperella se proprio volete farvi il bagnetto.
In un’azienda, il tuo culo e’ un lido per il fancazzismo aziendale; ciao ci sono da cambiare circa tremila righe di configurazione… ciao devi farlo entro ora… ciao, buon salto di pausa pranzo e mi raccomando eh…
Quando dico tremila, non sto scherzando di sicuro:
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Numeri su numeri, ed io do i numeri, io son pazzo come il villaggio di Benni. Sompazzo.
Ora si’, andrebbe tutto bene se tutto fosse anche chiaro. Ma niente e’ chiaro, limpido, STERCOARO. Ci sto le ORE su ’sta susta ‘nculo e mi sento dire: “anzi no, scusa, fai cosi…”
Il figlio neonato d’una collega piange, io no… io non ho piu’ lacrime… verso solo odio.
Ora sborro varechina sul nero velo del mio tristo destino giornaliero lavorativo, lasciando indelebili vettori la cui direzione e’ verso l’ORO – la VOCCA – sempre aperto di chi chiede, chiede e richiede. E cambia tutto, ma cio’ non poteva bastare. “Anzi no, fai cosi’…” Parte FECONDA. Si ricomincia, e questa volta il destino precedentemente sborrato a fiotti si presenta da me vestito di bianco, sogghignando come per dire: sborra pure, questa volta non mi macchi piu’. Questa volta resti la’, attaccato ar cazzo.
Non voglio bestemmiare questa volta, non voglio dirvi quel gran PORCO IDDIO BASTARDO CANE che tutti si aspetterebbero in questo preciso istante, anche perche’ l’ho appena fatto e voi non potete farci un cazzo. Nessuno puo’, solo io – zio – ho il nos per farlo.
Io cambio le circa tremila righe in velenose spine da farci una corona per circa tremila cristi nati, derisi e trucidati da questa vile popolazione di stronzi.
La pazienza e’ simbolo di saggezza e la mia di pazienza… ora e’ eterna.
Pendo dall’albero gerarchico dell’organigramma aziendale, appeso al collo, vestito da prete, stanco di ridere.
Inizio finendo col principio della conclusione di uno scenario di morte in forma scatoplastica, l’ultimo respiro strozzato prima del definitivo PORCODDIO da dire con in grembo un feto di merda.
Ora ho cambiato tutte le configurazioni da cambiare, ora sono cambiato anche io.
Ora mi state ancora piu’ sul cazzo.
One response so far
oh, glielo dici tu a dibbellas che e’ un COGLIONE che deve rivolgersi all’ OMBUDSMAN e/o minacciare di farlo AD ALTA VOCE in FILIALE O AGGENZIA CHE dir si voglia?
viva te abbasso dibbellas